AAA FATE CERCASI

26.05.2010 by Roberta 

E’ con infinito piacere che pubblico quanto ho ricevuto da una mia carissima amica.

Ciao a tutti,
anch’io come Voi ho una simpatia particolare per le fate e per gli gnomi e sono sicura che se un giorno avete voglia di guardare, ma guardare molto bene nei nostri prati, nei nostri boschi avrete la certezza che ci sono anche loro.
Per le fate in particolare vorrei ricordare che sulle montagne di Catenaia in casentino quindi vicino a noi esistono storie di fate, infatti secondo una leggenda raccontata dai montanari di Catenaia di Casentino, in un punto alto della montagna detto il Cardetto, si trova una grotta nella quale si ritiene abitino le Fate.

fatine

fatine

Chissà se anche in Pratomagno esiste un posto delle fate.

Chi ne avesse notizia è pregato di informarci.

Sono stata negli anni in Sardegna, sulle Dolomiti ed in Germania e le case delle fate sono effettivamente dei posti magici che non ho potuto fare a meno di visitare.Non conosco il tuo paese lontano e le storie che si raccontano e tanto meno i nomi delle fate, quindi se hai voglia di raccontarcele, come dice Max, trasportaci ancora nelle fantasie del tuo paese d’origine.

Ciao Eli.

Leggenda sulla guarigione, fascino e bellezza.

11.05.2010 by Roberta 

Nel paese degli gnomi non potevano mancare le fate e grazie ad Annalisa, fedele amica di queste creature, veniamo a conoscenza delle loro storie.

Per tanto, ci auguriamo  che in una notte di luglio e di luna piena le vediamo arrivare alla locanda degli gnomi  per festeggiare con loro ed insieme a noi  l’inizio dell’estate POGGESE.

Fatina Margherita

Fatina Margherita

Vengo da un paese lontano dove nei boschi regna la leggenda delle FATE  .
Ve ne racconto una che parla di guarigione,fascino e bellezza.

A mezzanotte di una notte di primavera,un uomo con una gobba sulla schiena ,mentre
stava camminando verso casa incontrò le Fate che cantavano e danzavano
allegramente. Egli cortesemente danzò con la regina delle Fate e cantò una
canzone con loro: ” lunedi, martedi, mercoledi”, lo fece così bene che le Fate
gli tolsero la sua gobba.

L’uomo ritornò felice a casa come uomo bello e dal
corpo diritto. Mantenne il silenzio in merito al suo incontro con le Fate anche
se i suoi vicini gli chiesero come aveva perso la gobba. Come ricompensa per la
sua cortesia e discrezione egli sposò una donna graziosa,ebbe figli e visse una
vita lunga e felice.
Poco tempo dopo l’incontro tra il gobbo e le Fate, un sarto turbolento e cupo
stava camminando esattamente nello stesso luogo ed anch’egli venne invitato
dalle fate ad unirsi a loro nella danza e nel canto. Il sarto prese la regina
delle Fate per i fianchi nel danzare con lei ed ella si offese per la sua
familiarità. Quando egli si unì al canto, aggiunse ” giovedì” alla canzone
fatata e la rovinò. Come ricompensa per la sua rozzezza e le sue cattive
maniere, le Fate presero la gobba che avevano tolto al gobbo e la attaccarono
sulla schiena del sarto e li rimase.
Il presuntuoso e cupo sarto andò a casa con la gobba sulla schiena. Venne
preso in giro dai vicini e visse una vita breve di miseria e agonia fino alla
sua morte.
Come mostra questa storia ,(” dicevano i vecchi del paese”) il mantenere le
promesse, l’essere gentili, sinceri ed onesti sono virtù rispettate e ben
considerate dalle Fate, in quanto spiriti della Natura, possiedono i poteri
naturali per aiutare a guarire e rivitalizzare noi e il pianeta.

A presto.

Annalisa

Annalisa