OGGI, 25 DICEMBRE dal diario di Max

25.12.2009 by Roberta 
Scusate se l’articolo di Max è stato pubblicato in ritardo, ma le cose belle non  temono il passare del tempo e questa è una cosa bella .Roberta.

MAX
Inviato il 23 dicembre 2009

Quando il Natale……..

Siamo vicini al Natale 2009 e molti, per molteplici motivi stanno aspettando che il rito sia compiuto. Il Natale del festeggiamento non è mai uno solo. Esiste il Natale del negoziante, che spera in questa festa per migliorare od incrementare i propri introiti; quello dell’indolente che spera che tutto passi velocemente; quello dei single per forza maggiore che agognano (ormai per il prossimo anno) la compagnia di una Lei o Lui; e dei single per scelta( molto spesso altrui ) che vivono la festa come una opportunità di lasciarsi andare agli eccessi; quello dell’anziano, molto spesso con la pensione minima, che cerca anche in ristrettezza di regalare un pensiero tangibile per le persone a cui vuole bene e che confida nella buona salute, perché per lui esserci è già un grande Natale. Il Natale del questuante, che ti fa gli auguri anche se per lui non ci sarà niente da festeggiare, o non sa neanche qual è il vero significato di questo giorno, perché la sua cultura o religione non riconosce la nascita del Redentore, e non pensa che forse al suo paese di origine, a noi cristiani non sarebbe neanche permesso accennare ad una loro festività. Il Natale dei genitori, che cercano di soddisfare le aspettative dei figli e si crogiolano nell’affettuosità che scorre tra le epidermidi consanguinee; quello di coloro che vorrebbero essere genitori, ma che per adesso….forse il prossimo anno, oppure….Io e Te siamo già una famiglia amore mio. Fra tutti i Natali che vi potrei elencare, quelli principe per me sono due, e si fondono in una naturale rivoluzione. Il natale dei bambini, di quelli fortunati e meno fortunati, poveri e ricchi, bianchi, neri, gialli, a strisce. I bimbi simbolo di rinascita e rinnovamento, di energia, potenzialità quasi infinita; prosecuzione delle nostre anime, ma autonomamente espandibili. Tutti i bimbi del mondo si rispecchiano in uno, che come i nostri figli è venuto al mondo per dare, (tutti danno molto più di quello che ricevono) ed ha dato tutto quello che era per avvicinarci a Lui. Il Natale di chi crede in Gesù nonostante non pratichi e di chi non potrebbe concepire non partecipare alla S. Messa, ma anche di chi partecipa perché “devono vedere” che ci sono. Il Natale di tutti, potrebbe essere come è stato 2009 anni fa, una rivoluzione di valori e coscienze, di passione e di memoria. Una festa che ci porti alla vera essenza del Natale, invece di isolarci sopra a delle altaNe ideologiche da cui giudicare gli altri.
Buon Natale, Max.

SPECIALE COME IL NULLA. "by Max"

12.11.2009 by Roberta 

Con il timore che la bellissima giornata del 15 c.m. dei Cento Ceppi Accesi, non si possa svolgere ed evolvere a pieno, “mi scappa di scrivere” qualcosa per invogliarvi ad essere dei nostri anche in altre occasioni.Ricordate che Poggio di Loro non è solo di “loro”, ma di chiunque la sappia amare.

Speciale come il Nulla

Nella mia memoria stringo gli occhi che mi hanno parlato di amicizia, all’ombra delle risate dei bambini.
Respiro i miei pensieri, che presto vengono accompagnati da odori ormai alienati dalla grigia stagione presente.
Rifugio nei sorrisi delle mie due promesse di eternità, in attesa del tepore della dolce stagione, progetto  il mio tempo.
Disegno in aria, sentieri battuti dalla silenziosa operosità della natura, scoperti e celati nelle mie intime sensazioni.
Conosco, ignoro e riconosco, nostalgie a me familiari. Quando gli arrivi accendono e le partenze annebbiano i luoghi della cordialità.
Pronuncio nomi a me cari, quasi materializzo i volti. Le labbra si increspano agli angoli fin quasi a scoprirmi i denti, e mi beo nei miei ricordi.
Attendo che il Nulla torni a riempire le mie giornate.
Le chiacchiere, il complice silenzio serale con Lei, gli scherzi, i giochi di parole, le partite di calcetto, le discussioni, le mangiate tutti insieme, le feste, le prese in giro, le corse dei bambini, le loro liti, gli amori, i risvegli sotto un cielo di rondini,e le buonanotte quando le lucciole ti insegnano la via di casa. Gli amici veri, che restano tali anche senza bisogno di ricordarsi a vicenda di esserci, e che ci sono sempre.
Se tu, sì proprio tu che leggi adesso mi chiedessi:
Cosa Vivi a Poggio?
Ti risponderei:
Nulla, ….. Nulla di speciale.

Max.