IL GRATTA MARIANO

22.10.2011 by Pierangela 

Anche se la stagione autunnale è ormai arrivata, rimane da ricordare il “gratta mariano”… quella dolcezza, che diventava un evento, del perdono a Poggio di Loro (vedi articolo “Tempo di perdono…”).

Il “gratta mariano” era una prelibatezza fresca e dolce allo stesso tempo che tutti, anche i grandi, gustavano con piacere: sul banco arrivato a Poggio per l’occasione della festa campeggiavano alcuni grandi blocchi di ghiaccio, bicchieri, cucchiai ed alcune bottiglie di vetro bianco, con il tappo di sughero, dentro le quali si trovavano sciroppi dai colori accattivanti: verde per il gusto alla menta, rosso per il gusto all’amarena, bianco-giallo per il gusto al limone…

Gratta, gratta il ghiaccio diveniva una specie di gustosissima granita!

L’assonanza con la “grattachecca” di Roma sarà solo un caso o ci avranno copiato?

DAL LIBRO DELLE FIRME….

04.09.2011 by Roberta 

Oltre alle fotografie avevamo detto che avremmo messo  alcuni commenti che ci avete lasciato durante i 3 giorni della sagra della Pulenda; Non abbiamo messo di proposito  solo quelli belli, NON NE ABBIAMO TROVATO UNO BRUTTO.

MAX …. DIRETTAMENTE DALLA SPAGNA “2” …

14.07.2011 by Roberta 

Minorca 13 luglio 2011

” GRAZIE  VASCO “

In questa estate 2011 ormai inoltrata, quasi al termine delle vacanze marinare, mie e della mia famiglia, non posso fare a meno di pensare alle tante estati che sono trascprse nei miei occhi. I ricordi trasudano dalla mia mente appena inizio la ricerca, come prendere in mano una spugna intrisa di acqua e vederla gocciolare senza bisogno di spremerla.

Ricordo estati della mia fanciullezza nella campagna dove vivevano i miei nonni materni ed e’ come rivivere le corse nei campi ed assaporare ancora”la marenda  da Romeo”, le susine piccole e saporite che coglievo e mangiavo con la  voracita’ tipica dei bambini.

Ricordo estati al mare con i miei genitori, quando la mamma era giovane e con capelli lunghi e neri ed il babbo ancora in forma ed agile, con indosso un costume a pantaloncino corto elasticizzato color azzurro e con in vita una  cintura blu con una fibbia rettangolare in metallo stampata a rilievo, tipo quelle militari.
Ricordo la prima estate al mare a Pratoranieri con la mia piccola sorellina; la gioia e l’orgoglio con le quali giocavo con lei, perche’ io ero”il fratello grande”.
Ricordo estati a cavallo della mia Vespa Piaggio 125 px rossa, a cui avevo attaccato l’adesivo di Bruce Springsteen, ricavato dalla copertina dell’ultimo album “BORN IN THE USA”. Su di essa ho fatto nuove esperienze ed imboccato nuove strade come la “Siena-Grosseto”, che mi portava al mare da SOLO, quando
ancora il suono e la carezza del vento tra i capelli non erano negati dalla sacrosanta norma dell’obbligo del casco.

Ricordo estati d’innamoramenti e molte di piu’ di delusioni d’amore, perche’ ad amare ero solo io.

Ricordo estati a giro con gli amici, quelli di cui ti puoi fidare e quelli di cui hai ormai capito che: “…e’ meglio di no….”.

Ricordo estati di ore piccole davanti al “nostro” bar chiuso, seduto in macchina a parlare di tutto e di niente in compagnia degli “irriducibili soliti noti”. Nottate che terminavano inesorabilmente al FINI autogrill per
un panino ed una birra, che il mattino seguente, dopo il breve sonno, ti rammentavano la loro bonta’, con tremendi bruciori di stomaco.
Sbatto ripetutamente le palpebre, i miei occhi passano dai ricordi alla vista delle mie due bambine che stanno giocando nella piscine davanti a me e che sono adesso le mie stagioni piu’ importanti. Le guardo e raccolgo ricordi di questa vacanza. Un’estate questa, di attesa per la prossima uscita del libro “Il Pinone Racconta”, fatto a 14 mani con gli amici ed amiche dell’Elicriso.

Un’estate di programmi in compagnia degli amici e delle feste poggesi.
Un’estate di consapevolezza anagrafica, svegliata anche, dagli occhi azzurri del mitico Vasco Rossi, che dalla televisione annuncia il suo ritiro da  Rockstar e mi ricorda che la mia “Vita Spericolata” e’ qui, ogni giorno. Ogni stagione. Ogni volta che la vita ti scuote e rassicura. Ogni volta inaspettata.
Buona
Sorprendente Estate 2011 !

MAX

 

Max

 

 

 

POGGESE, BASTA LA PAROLA.

06.05.2011 by Roberta 

La tv trasmette anche quest’anno le immagini dei vari festeggiamenti del 1° Maggio.

Gente festante e rilassata, bambini, grandi, giovani e meno giovani, si mescolano ed incontrano in molte località italiane.

Anch’io sono tra questi fortunati, ogni anno, che piova o ci sia il sole, approfitto di questa giornata per condividere un piccolo lembo della mia vita, con le persone a me care, che siano parenti, amici, conoscenti. Anzi se posso essere sincero, sento proprio il bisogno di farlo, ancora di più da quando ho scoperto che in Poggio alberga una grossa fetta del mio cuore.

Ho spesso immaginato di poter accomunare i miei compagni o la maggior parte di loro, sotto un’unica bandiera e quale miglior vessillo se non quello Poggese, poteva fondere, come accade ogni anno in estate, gli intenti di un bellissimo, eterogeneo, attivo, laborioso, propositivo gruppo di amici, con il giorno commemorativo della necessità ed il diritto al lavoro.

Se volete immaginare questo manipolo di amici vi posso aiutare, anzi posso farvi quasi essere uno di loro; immaginate di……

Siamo sul pullman organizzato dal comitato di Poggio di Loro, destinazione Castiglione del Lago, “Manifestazione Coloriamo il Cielo”, raduno di aquiloni e mongolfiere che si tiene ormai da molti anni. Giungiamo sotto il cielo di Castiglione del Lago, con un tiepido solo che ci riscalda e preannuncia una giornata di spensieratezze ed allegria, soprattutto di amicizia. Breve passeggiata nel borgo, aperitivo nel bar della piazza centrale, foto ricordo, scherzi, gesti affettuosi, prese in giro, shopping, tutto quello che contempla la compagnia di un bellissimo gruppo, poi via verso il cuore della Manifestazione. Le lancette dell’orologio hanno passato da poco l’una e l’appetito tipico Poggese ricorda che il pranzo è in ritardo. Trovato velocemente uno spiazzo verde, parte lo sbarco delle vettovaglie, salame, finocchiona, formaggio e pane fresco, baccelli, vino e vin santo per i dolci che alcune donne hanno pensato bene di fare appositamente. In breve l’accampamento è piazzato e vitale dei silenzi tipici di bocche affamate. I bambini e bambine sono i primi ad approfittare di quella gioviale libertà, corrono e scherzano fra di loro sotto gli sguardi vigili della comunità Poggese in trasferta.

Le facce ora soddisfatte, sorridono, tutti motteggiano ed in men che non si dica, nel prato che ci ha ospitato non resta segno della nostra presenza, tutto viene ritirato e riposto.

Ora naso al cielo, è la volta delle centinaia di aquiloni di tutte le fogge che volteggiano in aria, bellissimo! Non c’è tempo per la digestione, come il tepore primaverile ci suggerirebbe; tutti nei prati che ci circondano ed offrono in ogni angolo attrazioni per grandi e piccini.

La giornata per chiudere il cerchio finirà a Cortona, in arrampicata tra le sue vie e la “Fiera del Rame”, che non è nient’altro che una scusa per non lasciarsi, non ancora.

Mi sarebbe piaciuto trascorrere una giornata così, ma…. io c’ero e voi?

Se non siete certi come me, di averla vissuta o aver sognato, allora spetta a Roberta con le sue foto venirci in soccorso.

In ogni caso il 1° Maggio viene ogni anno e parafrasando L. Dalla:

“ ….Io mi sto preparando è questa la novità..”

Grazie a tutti.

Max

 

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MAX

 

MAX

DOMANI E’ PRIMAVERA.

20.03.2011 by Roberta 

Fin da quando ero piccolo ma in coscienza per capirne le parole, ogni inizio Primavera sono stato accompagnato dalle parole e dalla melodia, della forse più celebre canzone di Rabagliati, “ Mattinata Fiorentina”, cantata da mio nonno paterno. Poi capirò l’affezione di Ezio per questo brano, che rinverdiva in lui, una passione sfrenata per il mondo femminile in tutte le sue accezioni.

Non posso privarmene e quest’anno mi piace l’idea di condividerla con voi, sperando di accendere qualche vostro ricordo o qualche passione, che in comunione con la bella stagione in arrivo, possa rendervi ebbri di vita. Un abbraccio tiepido e frizzante come l’aria di oggi 20 Marzo 2011.

 

 

Mattinata fiorentina

Rabagliati

D’Anzi – Galdieri

È primavera… svegliatevi bambine
alle cascine, messere Aprile fa il rubacuor.
E a tarda sera, madonne fiorentine,
quante forcine si troveranno sui prati in fior.

Fiorin di noce,
c’è poca luce ma tanta pace,
fiorin di noce, c’è poca luce;
fiorin di brace,
Madonna Bice non nega baci,
baciar le piace, che male c’è?

È primavera… svegliatevi bambine
alle cascine, messere Aprile fa il rubacuor.
È primavera… che festa di colori!
Madonne e fiori tentaste il genio d’un gran pittor.
E allora, a sera, fiorivano gli amori,
gli stessi amori che adesso intrecciano i nostri cuor.

Fiorin dipinto,
s’amava tanto nel quattrocento,
fiorin dipinto, s’amava tanto;
fiorin d’argento,
Madonna Amante le labbra tinte
persin dal vento si fa baciar!
È primavera… che festa di colori!
Madonne e fiori trionfo eterno di gioventù.

 

Max