A VOI CO’ PIEDI IN ARNO E L’ARIA FIERA

31.12.2010 by Roberta 

BUON ANNO
Il Natale 2010 è ormai alle nostre spalle e solo adesso, soffiando sulle ceneri ancora calde dei focolari natalizi, rinnovo le braci, vi getto un nuovo ottimo ceppo che infiammandosi, riscalda nuovamente le nostre menti e gli affetti più cari.
Le faville salgono su per i camini e unite dal lieve vento che frulla per le vie ed i tetti del nostro borgo, si uniscono ed innalzano, sostenute dallo spirito di comunione di cui Poggio è ebbra.
Un globo luminescente sospeso nell’aria tersa, inizia ad espandersi e, sulla complice, magnificente, lavagna dei monti del Pratomagno, inizia a comporsi una scritta che, abbracciando spiritualmente tutta la vallata, recita questa partecipata scritta:

DAL POGGIO CHE DI LORO FA BANDIERA
E SALE E CRESCE AL CIELO IL MAGNO PRATO
A VOI CO’ PIEDI IN ARNO E L’ARIA FIERA
L’AUGURIO PIU’ SINCERO MAI CANTATO
FINITE L’ANNO MEGLIO DI COM’ERA
ANDATE VERSO IL NUOVO DI GRAN FIATO
FUGATE VIA DA VOI OGNI CHIMERA
CURATE IN EGUAL MODO IL CORE E I PRATO

BUON  2011  A TUTTI !

MAXMax

Dal diario di MAX: indovinare.

30.11.2009 by Roberta 

MAX

MAX

Indovinare in questo caso, è un po’ rivelare quello che ognuno di noi nel proprio intimo si aspetterebbe che fosse possibile organizzare. Dipende tutto da quanto si è disposti ad impegnarsi ed a rispettare gli impegni, ed a quale altezza si vuole volare. Per quanto mi riguarda, visti i miei impegni personali, posso solo augurarmi che tutto quanto sia possibile organizzare, abbia impronte leggere, decise, ed univoche come sono sempre state tracciate fino ad oggi; impronte sostenute dall’entusiasmo e dall’ amichevole cordialità, di chi rispetta le forze ma sopratutto le debolezze altrui, che proprio perchè tali ti fanno apprezzare la persona che ormai da tempo collabora al tuo fianco. Mi piacerebbe un Natale pieno di eventi creati per unire la gente attorno a Poggio, ma sopratutto per far ritrovare fra loro le persone che da sempre si impegnano perchè il paese possa, (grazie all’operosità di pochi) divenire una eccellenza tra le frazioni della montagna. Vorrei un Natale Poggese che rispecchi la semplice originalità del Comitato U.P.P. , pieno di persone e personaggi che forti delle loro specificità sono capaci di gestire la mansione assegnategli, senza invadere il settore riguardante o prevaricare l’amico/a responsabile di quel compito. Sarà sicuramente un Natale avvolto da tanti sapori ed emozioni, che farà sentire la sua eco in tutta la vallata, ma sopratutto risveglierà la voce delle nostre coscenze che ci parlerà di rispetto dell’altro, di ricchezza nelle diversità, della forza della comunione di intenti, anche se non di interessi. Il nostro è stato, è, e sarà, un Natale di menti, di cuori, di amori, di entusiasmi ma in primis di PARTECIPAZIONE.

Ciao, Max.