31.12.2010 by Roberta
Il Natale 2010 è ormai alle nostre spalle e solo adesso, soffiando sulle ceneri ancora calde dei focolari natalizi, rinnovo le braci, vi getto un nuovo ottimo ceppo che infiammandosi, riscalda nuovamente le nostre menti e gli affetti più cari.
Le faville salgono su per i camini e unite dal lieve vento che frulla per le vie ed i tetti del nostro borgo, si uniscono ed innalzano, sostenute dallo spirito di comunione di cui Poggio è ebbra.
Un globo luminescente sospeso nell’aria tersa, inizia ad espandersi e, sulla complice, magnificente, lavagna dei monti del Pratomagno, inizia a comporsi una scritta che, abbracciando spiritualmente tutta la vallata, recita questa partecipata scritta:
DAL POGGIO CHE DI LORO FA BANDIERA
E SALE E CRESCE AL CIELO IL MAGNO PRATO
A VOI CO’ PIEDI IN ARNO E L’ARIA FIERA
L’AUGURIO PIU’ SINCERO MAI CANTATO
FINITE L’ANNO MEGLIO DI COM’ERA
ANDATE VERSO IL NUOVO DI GRAN FIATO
FUGATE VIA DA VOI OGNI CHIMERA
CURATE IN EGUAL MODO IL CORE E I PRATO
BUON 2011 A TUTTI !
Max
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arno, borgo, ceneri, focolare, poggio, Pratomagno, vallata
15.01.2010 by Roberta
17 gennaio S. Antonio Abate
La festa di Sant’Antonio abate, celebrata ogni anno il 17 gennaio era in passato una delle ricorrenze più sentite nelle comunità contadine.
Era una giornata dedicata alla benedizione degli animali domestici, delle stalle, dei mannelli di fieno e del mangime affinché fossero protetti da eventi imprevisti o dalle malattie.
Nelle antiche comunità di usava, in questa data, raccogliere la legna necessaria per accendere fuochi propiziatori intorno ai quali si svolgevano riti di purificazione. Talvolta le ceneri o pezzetti di tizzone venivano conservati come amuleti per preservare stalle e animali.
S. Antonio era considerato infatti il protettore degli animali e delle stalle, la sua immagine era diffusissima nelle nostre campagne: quadretti raffiguranti il santo con ai piedi un maiale o attorniato da animali si trovavano incorniciati e appesi nelle stalle, a protezione del patrimonio della famiglia contadina. L’immagine del santo era diffusa anche come “santino” che chiunque poteva portare con sé.
Ancora oggi gli animali domestici, o il loro cibo, vengono portati di fronte alle chiese per essere benedetti. Nella nostra zona ha una certa rilevanza la Benedizione degli animali a San Giovanni Valdarno (per info: www. prolocosangiovannivaldarno.it)
Pierangela 14 gennaio
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ceneri, comunità, fieno, mannelli, purificazione, santino, tizzone