COGITO ERGO SUM

04.12.2009 by Roberta 

by  MAX

 Anche quest’anno come tutti i 30 Novembre dal 2001 ad oggi, mi soffermo ad apprezzare la festa, che per un toscano come me rafforza ed inorgoglisce il mio senso di appartenenza alla regione, dove da statistica vorrebbero vivere il 70% degli italiani. Mi soffermo e non mi fermo ad apprezzare la festa (come la maggior parte dei toscani), perchè resta un giorno di riposo giustificato dal lavoro solo per pochi eletti. Aldilà delle polemiche di carattere puramente burocratico-lavorativo, con piacere torno a spendere due parole sulla nostra bella regione.La Toscana terra di gente orgogliosa fino quasi al paradosso, unita negli intenti da perseguire, ma separata campanilisticamente come solo chi è conscio della propria ricchezza ed individualità culturale può essere. Terra di coscienze, e conoscenze rotonde come il gusto di un buon vino, del quale, come in molte altre cose, eccelle in tutto il mondo. Terra di forti egoismi ed altruismi, maturati dal lento ma proficuo trascorrere dei secoli, che ci hanno instillato una sapiente razionalità quasi congenita. Come accade anche in natura, gli esseri che popolano un habitat, scambiano vicendevolmente forze e debolezze, in un concerto che arricchisce e sviluppa ogni entità all’ interno di esso. Così nella nostra Toscana, il bello che ci circonda condiziona tutte le nostre scelte, che a loro volta contribuiscono ad alimentare la nostra terra. Se a questo aggiungiamo la storia che ci contraddistingue, i grandi geni che dalla Toscana hanno evoluto tutto il mondo, la proverbiale cristiana-laicità che ci permette di preferire l’Individuo come patrimonio inderogabile della Comunità, il rispetto della propria, ma sopratutto della libertà altrui; consapevoli prima di tutti che la pena capitale non poteva essere un deterrente contro la criminalità, e che la Libertà in tutte le sue accezioni si può costruire solo con la partecipazione sociale (come in tempi recenti cantava Giorgio Gaber).Se al mattino , come accade a volte a me, sentite di non essere in grando di affrontare gli impegni della giornata; provate a guardarvi alle specchio, e fissando nel profondo dei vostri occhi, pensate che almeno in una remota cellula del vostro essere Toscani, c’è una parte di Giotto, Galileo, Da Vinci, Michelangelo, Brunelleschi, Lorenzo il Magnifico,etc. etc.. Le nostre radici ci sorreggono con la forza della ragione. Come decretava Cartesio, possiamo fare noi oggi, forti delle nostre origini: COGITO ERGO SUM.

 Ciao, Max.

Dal diario di MAX: indovinare.

30.11.2009 by Roberta 

MAX

MAX

Indovinare in questo caso, è un po’ rivelare quello che ognuno di noi nel proprio intimo si aspetterebbe che fosse possibile organizzare. Dipende tutto da quanto si è disposti ad impegnarsi ed a rispettare gli impegni, ed a quale altezza si vuole volare. Per quanto mi riguarda, visti i miei impegni personali, posso solo augurarmi che tutto quanto sia possibile organizzare, abbia impronte leggere, decise, ed univoche come sono sempre state tracciate fino ad oggi; impronte sostenute dall’entusiasmo e dall’ amichevole cordialità, di chi rispetta le forze ma sopratutto le debolezze altrui, che proprio perchè tali ti fanno apprezzare la persona che ormai da tempo collabora al tuo fianco. Mi piacerebbe un Natale pieno di eventi creati per unire la gente attorno a Poggio, ma sopratutto per far ritrovare fra loro le persone che da sempre si impegnano perchè il paese possa, (grazie all’operosità di pochi) divenire una eccellenza tra le frazioni della montagna. Vorrei un Natale Poggese che rispecchi la semplice originalità del Comitato U.P.P. , pieno di persone e personaggi che forti delle loro specificità sono capaci di gestire la mansione assegnategli, senza invadere il settore riguardante o prevaricare l’amico/a responsabile di quel compito. Sarà sicuramente un Natale avvolto da tanti sapori ed emozioni, che farà sentire la sua eco in tutta la vallata, ma sopratutto risveglierà la voce delle nostre coscenze che ci parlerà di rispetto dell’altro, di ricchezza nelle diversità, della forza della comunione di intenti, anche se non di interessi. Il nostro è stato, è, e sarà, un Natale di menti, di cuori, di amori, di entusiasmi ma in primis di PARTECIPAZIONE.

Ciao, Max.

DOPO CHE I CEPPI HANNO ARSO. dal diario di Max

17.11.2009 by Roberta 

max

Inviato il 16/11/2009 alle 23:40:28

Oggi, dopo che I Ceppi hanno arso, ed in tanti sono accorsi al rinnovato appuntamento con questa festa, mi ritrovo a contare i giorni che mi e ci separano da un nuovo evento, che ringiovanirà ancora una volta la nostra affezione verso Poggio di Loro. Lo zoccolo duro dell’associazione ( che Roberta ha già elencato ), ha come sempre, reso superlativa tutta la giornata. Quando il calar della sera si è intrufolato tra le vie del borgo, i Ceppi hanno iniziato a fare il loro dovere; oggi, come negli anni in cui venivano utilizzati per semplice bisogno, e come spesso accade davanti ad un fuoco acceso, anche il più introverso, si sente avvolgere dal tepore della fiamma che riscalda il corpo, e scioglie l’ anima dalle briglie della ritrosia. Così ti fermi a parlare con chi conosci, ma cosa ancor più gradevole, anche con chi non sai chi sia; in quel momento si crea un legame che come il fuoco nelle notti dei tempi ci accomuna. Condividi volentieri, (mentre assaggi una castagna e sorseggi del buon vin brulè) impressioni e complimenti per l’ospitalità trovata, oppure informazioni sul borgo e la sua storia. Si vedono molteplici gruppetti, sparsi per le vie fuori e dentro le mura, intenti a dialogare, con tono pacato e gioviale, come se invece di essere in una via fossero in casa ospiti di amici. Spero che chiunque sia stato dei nostri, abbia goduto appieno l’atmosfera da salotto all’aperto, che Poggio regala in tutte le stagioni, e che ognuno di loro abbia portato con se un pò del tepore umano che i Ceppi hanno acceso in tutti noi.

P.S. Penso di poter essere portavoce di tutti, ringraziando infinitamente l’ unica persona che è stata omessa, ma che per prima, ormai alcuni anni fà, ha creato il gruppo artefice di ogni iniziativa. Per la sua disponibilità, efficienza, precisione, pazienza, costanza, creatività, praticità, e determinazione. Un grazie enorme come il suo ormai dimostrato amore per Poggio, a ROBERTA.

SPECIALE COME IL NULLA. "by Max"

12.11.2009 by Roberta 

Con il timore che la bellissima giornata del 15 c.m. dei Cento Ceppi Accesi, non si possa svolgere ed evolvere a pieno, “mi scappa di scrivere” qualcosa per invogliarvi ad essere dei nostri anche in altre occasioni.Ricordate che Poggio di Loro non è solo di “loro”, ma di chiunque la sappia amare.

Speciale come il Nulla

Nella mia memoria stringo gli occhi che mi hanno parlato di amicizia, all’ombra delle risate dei bambini.
Respiro i miei pensieri, che presto vengono accompagnati da odori ormai alienati dalla grigia stagione presente.
Rifugio nei sorrisi delle mie due promesse di eternità, in attesa del tepore della dolce stagione, progetto  il mio tempo.
Disegno in aria, sentieri battuti dalla silenziosa operosità della natura, scoperti e celati nelle mie intime sensazioni.
Conosco, ignoro e riconosco, nostalgie a me familiari. Quando gli arrivi accendono e le partenze annebbiano i luoghi della cordialità.
Pronuncio nomi a me cari, quasi materializzo i volti. Le labbra si increspano agli angoli fin quasi a scoprirmi i denti, e mi beo nei miei ricordi.
Attendo che il Nulla torni a riempire le mie giornate.
Le chiacchiere, il complice silenzio serale con Lei, gli scherzi, i giochi di parole, le partite di calcetto, le discussioni, le mangiate tutti insieme, le feste, le prese in giro, le corse dei bambini, le loro liti, gli amori, i risvegli sotto un cielo di rondini,e le buonanotte quando le lucciole ti insegnano la via di casa. Gli amici veri, che restano tali anche senza bisogno di ricordarsi a vicenda di esserci, e che ci sono sempre.
Se tu, sì proprio tu che leggi adesso mi chiedessi:
Cosa Vivi a Poggio?
Ti risponderei:
Nulla, ….. Nulla di speciale.

Max.