LA NAZIONE CRONACA DI AREZZO
20.11.2011 by Roberta
Due giorni dopo la festa dei CENTO CEPPI, sulla Nazione, nella cronaca di Arezzo è apparso questo articolo. Non potevamo non metterlo sul nostro blog.
Due giorni dopo la festa dei CENTO CEPPI, sulla Nazione, nella cronaca di Arezzo è apparso questo articolo. Non potevamo non metterlo sul nostro blog.
La classica mela ” si fa per dire ”
“Una mela al giorno leva il medico di torno”
Recita così un vecchio proverbio che evidenzia le benefiche virtù di questo buonissimo frutto.
Meno noto è invece come anche le bucce siano utili: strofinandole, ad esempio, dalla parte della polpa, sui ripiani in marmo della cucina avranno l’effetto di sgrassarli e renderli lucidi e brillanti.
(da Calendario Barbanera)
La mela mi fa pensare alle spettacolari Mele Neste del Pratomagno che, a Poggio, qualcuno mangia ancora pur essendo quasi primavera…. Conservate ben distese, con la buccia un po’ raggrinzita, sono sempre una delizia!!
Vi ricordate? Avevamo saputo che Babbo Natale cercava casa nel nostro paese, bene solo oggi ( per la privacy) possiamo darvi notizia e pubblicare delle foto.
La mattina del 24 dicembre, al nostro risveglio abbiamo trovato il paese invaso di pacchi regalo, erano sui terrazzi, sui tetti, sulle panchine, attaccati alle finestre…. Lì, abbiamo avuto la certezza che anche questo anno Babbo Natale era tornato tra noi e Udite Udite, non era solo! La Befana era con lui!
infatti nella finestra che da sul dietro della casa scelta come residenza Natalizia, abbiamo notato stesa al filo dei panni della biancheria piuttosto insolita e con il passare delle ore, si vociferava che Babbo Natale era in felice compagnia ( il paese è piccolo e la gente mormora).
Questo anno le renne non erano al Prato dalle amiche Api ma le aveva sistemate in una stalla nel borgo controllate ed accudite da un Elfo. Aveva voluto tutto intorno a se, anche l’ufficio postale con due cassette per le lettere, una grigia per i bambini cattivi ed una rossa per i bambini buoni, mentre nelle finestrine del borgo era un pullulare di lucine che illuminavano dei piccoli presepi.
Che dire, ringraziamo anche questo anno Babbo Natale che ha reso il nostro borgo ancora più magico e ci auguriamo che anche il prossimo anno scelga POGGIO DI LORO.
Il Natale 2010 è ormai alle nostre spalle e solo adesso, soffiando sulle ceneri ancora calde dei focolari natalizi, rinnovo le braci, vi getto un nuovo ottimo ceppo che infiammandosi, riscalda nuovamente le nostre menti e gli affetti più cari.
Le faville salgono su per i camini e unite dal lieve vento che frulla per le vie ed i tetti del nostro borgo, si uniscono ed innalzano, sostenute dallo spirito di comunione di cui Poggio è ebbra.
Un globo luminescente sospeso nell’aria tersa, inizia ad espandersi e, sulla complice, magnificente, lavagna dei monti del Pratomagno, inizia a comporsi una scritta che, abbracciando spiritualmente tutta la vallata, recita questa partecipata scritta:
DAL POGGIO CHE DI LORO FA BANDIERA
E SALE E CRESCE AL CIELO IL MAGNO PRATO
A VOI CO’ PIEDI IN ARNO E L’ARIA FIERA
L’AUGURIO PIU’ SINCERO MAI CANTATO
FINITE L’ANNO MEGLIO DI COM’ERA
ANDATE VERSO IL NUOVO DI GRAN FIATO
FUGATE VIA DA VOI OGNI CHIMERA
CURATE IN EGUAL MODO IL CORE E I PRATO
BUON 2011 A TUTTI !
Dalle nebbie della Rocca Ricciarda gli uomini dell’Unione dei Comuni del Pratomagno e l’Associazione Culturale I’ Bercio, hanno condotto il gruppo dei partecipanti ” Sulla Via del Castagno” attraversando sentieri, degustando prodotti, ascoltando canti popolari fino ad arrivare a pranzo a Poggio.
Qui la festa è continuata sino a sera, assieme allo staff dell’Associazione Uniti Per POGGIO, tra bruciate, dolcetti, pulenda e schiacciate calde al crepitio dei ceppi con in mano una tazza di vin brulè, andando ben oltre ogni aspettativa, visto le previsioni del tempo con cui abbiamo dovuto fare i conti.
Ora vi sveliamo un segreto, ebbene si:
OLTRE AD ESSERE BRAVI A QUESTO GIRO ABBIAMO ANCHE AVUTO: